Scritture sperimentali e di ricerca dagli anni Sessanta ad oggi

Alcune tirature limitate di miei lavori, qui: “Scrivere Liberi – Scritture sperimentali e di ricerca dagli anni Sessanta ad oggi”, mostra a cura di Giuseppe Garrera e Sebastiano Triulzi curators MU.SP.A.C, L’Aquila, (14.12.2018-11.01.2019).

Venerdì 14 dicembre 2018, alle ore 18,00, presso la sede del MU.SP.A.C. in Piazza d’Arti, sarà inaugurata la mostra “SCRIVERE LIBERI. Scritture sperimentali e di ricerca dagli anni Sessanta ad oggi”, a cura di Giuseppe Garrera e Sebastiano Triulzi.
Il tema della mostra è quello della lingua liberata, del gioco e della libertà grammaticale, dell’attraversamento dei confini delle parole, della sperimentazione sulla lingua, delle scritture di ricerca verbo visive, concrete e asemantiche, dagli anni Sessanta fino ad oggi.
Argomenti centrali per il MU.SP.A.C., che da sempre ha prestato attenzione alla stretta reciprocità tra le varie forme espressive del linguaggio artistico.
La relazione tra poesia, arti figurative, suono, teatralità, nasce per la prima volta nelle Parole in libertà di Filippo Marinetti, nell’avanguardia globale del Futurismo, come strumento linguistico per tradurre in modo efficace la nuova sensibilità per le grandi scoperte filosofiche e scientifiche dei primi anni del Novecento (“il tempo e lo spazio morirono ieri”). Facendo entrare l’Arte nella Vita e la Vita nell’Arte, le Parole in libertà “orchestrano i colori, i rumori e i suoni, combinano i materiali della lingua e dei dialetti, le formule aritmetiche e geometriche, i segni musicali, le parole vecchie, deformate o nuove, i gridi degli animali, delle belve e dei motori” (F.M.). Sono “analogie disegnate” in cui il senso della parola è descritto anche graficamente dal modo in cui la parola è disposta, per poter essere interpretata teatralmente, come una partitura musicale. Continue reading “Scritture sperimentali e di ricerca dagli anni Sessanta ad oggi”